Di recente il baccarat è diventato un gioco molto popolare, con diversi siti e applicazioni che offrono la possibilità di cimentarsi in questo sistema che utilizza, come il blackjack, le carte con relativi semi, assi e figure. Il modo più semplice per definire il baccarat è come un gioco dove si utilizzano 2 o 3 carte: quelle che hanno il punteggio più alto determinano la mano vincente. Non esiste una vera e propria strategia da utilizzare per assicurarsi la vittoria, ma si tratta di un sistema che dipende molto dal volere del caso. Vediamo come si svolge una partita di baccarat e quali sono i possibili sviluppi.
Come si gioca a baccarat
La fase preparatoria vede i giocatori riunirsi al tavolo, mentre un croupier o il mazziere distribuisce le carte. Queste vengono giocate da un mazzo di 8 carte, che possono variare per seme, numero o figure. I valori di ciascuna di esse sono calcolati in questa maniera:
• Gli assi valgono 1 punto.
• Le carte
dal 2 al 9 valgono altrettanti punti quanto alto è il loro
valore numerico.
• Il 10 e le figure come fanti, re
e regine, invece, valgono 0 punti.
Dopo la fase di smazzamento segue quella di gioco vero e proprio,
dove si vedrà chi può vincere fra giocatore e mazziere. Ci
sono tre possibilità: la vincita, la sconfitta o il
pareggio, anche se quest’ultima è piuttosto rara. Una cosa
che occorre notare è che il baccarat è molto simile al
blackjack, ma presenta alcune differenze fondamentali. La prima è
che, indipendentemente dal numero di giocatori, nel baccarat si
affrontano sempre e solo un giocatore e il mazziere. Non è
possibile che tutti i giocatori affrontino insieme quest’ultimo:
insomma, le mani sono sempre e solo due. La seconda differenza
fra questo gioco e il blackjack, invece, è la possibilità o no di
prendere carte aggiuntive, che nel blackjack possono essere pescate
da qualsiasi giocatore e, spesso, ne determinano il successo o la
sconfitta. Il baccarat, invece, prevede la possibilità di
prendere delle carte in più solo in determinate condizioni:
vediamo quali.
Per prima cosa, ogni giocatore inizia con una
mano di due carte: il loro valore totale, nel baccarat,
deve oscillare fra lo 0 e il 9. Per esempio, se si pesca un
asso e un 5 di cuori il valore sarà 1+5= 6, se si pesca una
regina di picche e un 8 di denari il punteggio complessivo sarà 0+8=
8 e così via. Il punteggio totale non può contare una
volta superato il 10: i numeri a due cifre, infatti, vengono
contati in maniera differente, escludendo la decina.
Per esempio, pescato un 7 di cuori e un 5 di picche, il risultato
7+5= 12 si abbassa al numero dopo l’1, ovvero il 2.
Una
volta stabiliti i punteggi di ogni giocatore, ci si deve rivolgere a
delle regole per determinare se un giocatore ha bisogno di una
terza carta o meno. Un punteggio da 8 a 9 viene
considerato un “naturale”, e non occorre che
il giocatore o il mazziere che hanno fatto questo punteggio ricevano
un’altra carta. Chi ha fatto 6 o 7, invece, ha sì un
punteggio più basso, ma vanta comunque una mano valida, che
non riceve generalmente altre carte. La terza carta
è assegnata sempre, invece, a chi fa 5 o meno.
La terza carta: una manovra che complica il gioco
Visto così, il baccarat sembra piuttosto semplice. In realtà, le cose si fanno più complicate una volta che si inizia a distribuire una terza carta al giocatore o al mazziere, e spesso una delle due mosse segue l’altra. L’avversario del giocatore, infatti, può pescare una carta in più a seconda del risultato numerico che viene determinato dalla mano di quest’ultimo. Di solito la fase della terza carta viene regolata in questo modo:
• Se il totale del mazziere ammonta a 2 o meno, allora
questo pesca la terza carta, a prescindere da quello che ha in
mano il giocatore.
• Se il totale, invece, ammonta a 3,
il mazziere può pescare una carta solo se la terza
carta pescata dal giocatore non è un 8.
• Con un
totale di 4, invece, il mazziere può pescare una terza
carta con più facilità, anche se la terza carta del
giocatore è un 2, 3, 4, 5, 6, 7.
• Se la mano del
mazziere ammonta a 5, le sue possibilità diminuiscono di
nuovo: può pescare la terza carta solo se quella del
giocatore è un 4, 5, 6, o 7.
• Una mano che ammonta a
6 vale al mazziere l’occasione di pescare una terza carta
solo se quella del giocatore è un 6 o 7.
• A un totale
di 7, il mazziere non può pescare alcuna terza carta,
perché la mano è già valida così.
La regola della terza mano complica decisamente il gioco, che diventa ancora di più una questione di fortuna. Anche se con le due carte si ottiene un punteggio più alto dell’avversario, non è detto che si abbia la vittoria in pugno. Per esempio, se un giocatore ha un totale di 5 in mano e l’avversario solo 3, la terza carta che viene pescata da entrambi può ribaltare le sorti della partita. Se il giocatore pesca una figura e ottiene 0, ma il mazziere invece pesca un cinque, la situazione diventa più favorevole per quest’ultimo, che vince con un totale di 8 a 5. In alcuni rari casi si può ottenere un pareggio, e non è previsto pescare ulteriori carte. Ma è un’occasione veramente unica, che molti giocatori non conoscono neanche.
Vincere a baccarat: serve una strategia?
Baccarat, ancora più del blackjack o del poker, è un gioco dove si possono utilizzare diverse strategie ma, in definitiva, nessuna di esse può dirsi veramente efficace. Qualcuno cerca di trovare delle probabilità o degli algoritmi definiti nel gioco, anche se il sistema di gioco è completamente casuale. Non ci sono risultati ricorrenti, né maniere di poter volgere il gioco a sfavore dell’avversario: si tratta di pura fortuna. Ci sono alcuni suggerimenti, comunque, per giocare a baccarat in maniera ragionevole. Quello più importante è: mai contare sul pareggio. Come abbiamo già detto, questo è un risultato che non capita praticamente mai. Un altro consiglio è: affidarsi sempre alla mano del mazziere. La possibilità che ha, soprattutto se in mano ha totali bassi come 3 o 4, di pescare carte di alto valore sono infinitamente maggiori rispetto a quelle del giocatore. In ultimo, per non farsi travolgere della casualità del baccarat la cosa migliore è prendersi il proprio tempo, e osservare con calma qualche partita per capire bene come funziona il tutto.